“Rocky Balboa”, re-view again
di Stefano Falotico Preso assai sotto gamba alla sua uscita, per di più snobbato e solo d’alcuni, in seguito allo “sfrenato” successo de I mercenari, un po’ rivalutato col senno di poi da chi si diverte tanto ad analizzare, appunto a posteriori, le carriere “cineastiche” degli attori. In questo caso, Sylvester Stallone che, invece, proprio…
“Rocky” recensione e soprattutto Happy Birthday Sylvester Stallone
La Natura combattiva del dolore retratto, poi accelera di mancino “caldo” la scommessa a se stesso, dissangua gli avversari, schiva e afferra a muso duro la sua vita Un Balboa, un fantasma che riscuote i debiti di periferie… degradate, suburbano under, forse dog, forse non lo domi, cane bastonato e recalcitrante. Se la dorme. Striscia nella musica…
“Over the Top”, review
La vita non è un gioco di “scacchi” ma di tremolio forte nel chi resiste… non esistono mosse giuste, uomini giusti sì! Il camionista on the road del Dream (ri)vinto, rivincita a ultimo scatto, a giro sterzante di braccio, contorsione fenomenale d’anima furente. Si sprigiona lo Sly da errori “irrimediabili”, in un clamoroso, abbacinante grido glorioso. Nel finale indimenticabile…
Sylvester Stallone, per gli amici Sly
Agiografia di Sylvester Stallone? Monografia? Graffiante critica all’attore? Oppure, semplici geografie d’una carriera “sghemba?” da mancino sinistro macinasassi? Sly, un tizio che non ci sta. S’arma di muscolatura poderosa e ti fracassa con pugni dalla secchezza ineludibile. Non s’arrende, proletario nostro “perdente”. Abituato a buttar giù merda, a ingoiarla, a rivivificare l’agonia patita per risollevarsi…
“Cobra”, recensionissima!
Il Cobra (non) è un serpente, ti stanerà nella tana, mio lupo… poi non implorare pietà e non gridargli “Porco!” Il tosto mirino Calibro Sly d’annata, di grande stronzata reazionaria, è puntato a sangue freddo, inciso nei suoi occhiali da Sole, un po’ Ray e un po’ da bannare. Diciamo pure da evirare. Un look impresentabile, ante Fabrizio Corona ipertrofico…
Escape to Victory, review
Escape for liberté, egalité, fraternité John Huston nel suo spaccar le tempie con una deflagrazione di lancinantissimo grido. Un dramma “intimista” anche questo, nelle vertebre scolpite di antieroi per un sogno libertario da incidere nella memoria, per non dimenticare le ingiustizie, un sofisticato colpo al Cuore di massima, istoriata virtù a mirabolante “celarlo” dietro un’avventura…
“Rambo”, recensione first blood
La montagna sacra(lità), muscolare nelle ferite roventi Un dirupo struggente, strapiombo lagrimoso del patimento che si fionda, aggrovigliato d’urlo a fondersi martoriantissimo nel gemer di propri silenzi “acustici”, nell’acuire la metallica, coriacea armatura ventricolare dell’anima scuoiata. Animali! Fotogrammi inturgiditi nel ralenti maestoso, immortalato d’acquatica plasticità titanica d’un corpo a vivificarsi negli strazi del dolore. Il dolore…