“Zodiac”, recensione
Cos’è l’angoscia? L’angoscia è la paura inconscia che l’uomo nero possa intralciare la tua serenità, ferendo mortalmente crudo e strategico, poi sparendo, eclissando(ci) David Fincher ama le “ambientazioni” claustrofobiche, assurge a paladino dei soffocamenti al “nylon” dell’inquadratura, plana panic room dentro le anime dei suoi personaggi, deflora l’Eros in Thanatos marcescente, forgia di lucentezza i suoi eroi solitari nel…
“Batman Begins”, recensione
Occhi neri, imbrunenti… nello squagliarsi verecondi in meraviglia infiammata Chi è Batman? Ognuno ne “apportò” la sua versione cinematografica. Burton, col suo carico d’ambiguità plasmata nella cenere mascherante d’un Michael Keaton fuori ruolo eppur aderente in simbiosi carismatica d’uno spiritello gaglioffo, ironico con picchi feroci melodrammatici al viso “scagliato”, irridente su beffard’agonia cangiante di labbra sfumate, contro…
“L’esorcista”, recensione
Suoni gracchianti d’intrepida nebbia ad anima nera e blasfema Friedkin, un nome ch’aleggia sinuoso in mio stordirmi nervoso, fremito scrosciante di ruvid’astrazioni da sonnambulo. Quando, fra i cuscini “stracciati” della mia dormienza apparente, mi ridesto su palpebre dal crepitio famelico, ossessionato a inseguire le ombre “malevole” delle notti “smargiasse”. Mi profumo d’incubi e schivo ancora…
“Il mistero di Sleepy Hollow”, recensione
Ogni mister(y) è un Illuminato e va svelato, attento al cavaliere senza testa che svelto (de)capita Poesia di mio zuccone: la zucca non è una fata Turchina, è una strega maledetta d’arpionare in quant’arpia, ella saccheggia di (c)alza a pennello e di carbone va annerita, sfilandole i calzoni e mostrandoglielo “mostruoso”, infil(z)ante di “caramello” e,…
“Army of Darkness”, Review
Dalle ombre darkness, l’eroe precipita in trono reale su zigomi foschi Ash in Raimi “lynchiante” su asce recidenti Necronomicon rimbalzato dalla tomba ischeletrita delle case demoniache. Ash cavalcante un’epoca caotica e oscura, Ash ch’esorcizza l’esercito a suo battagliero adirarsi fiero, dai Ash, senza varechine di limpidi splash, fulminali con luridezza e asciuga le labbra d’una zuccherosa bionda per rabbonirla in pettorale tuo affamato,…
Woody Allen o Clint Eastwood? Meglio “Ombre e nebbia del revenant”, fra la neve si vede? Secondo me, si gela. Figurato, sfigato o ramificato? FIFA? No, alle sfere preferisco le fighe
Di come mi trasformai nei più grandi del Cinema, (in)compreso Woody Allen ma non raccolsi neanche un Oscar, però un posto nel carro merci: nessuna prima fila, solo i tramonti… del “Monco” La mia è una lunga storia, miei filibustieri. Comincia da quando nacqui ma, all’epoca, il Mondo non esisteva. Fui io a crearlo, un’invenzione…
La legge(nda) di Johnny Depp, gli zingari sono più sexy, “gonzi” e ronzano d’avventurieri…
Sono più brave… e rinchiudo nelle bare i bari Heart in auge delle nostre anime (dis)armate, articolate senz’esibizionismo degli “articoli”, mani in alto teppisti dei cuori, siete inariditi e noi invece scendiam dalle Alpi, sbarchiamo dalle navi per gelarvi nel sepolto già blindarvi ov’ancor più artici tremerete di freddo e fame che scippaste. Eguale…
“Interceptor” (Mad Max), Review
Arma letale scatenata, dalla violenza più turpe si può (ri)generare un h–ero warrior! Afferro la mia carta d’identità per le intercapedini dei ricordi seppelliti, sgretolato nello snodarli e acciuffar capelli d’un ciuffo mio brillante che, dall’opalescenza ottusa di molta gente meschina, fu “ammattito” all’ingrigito incattivirmi per poi rifulgere d’estasi quando li punii d’esecrabilità pari al lor stuprar…
“Il medico dei pazzi”, recensione
Quando, da un equivoco “manicomiale”, si può generare una trama “distorta”, contorta a viso del poliedrico, insuperabile Totò Non comprendo, eh sì, son “tardo” di comprendonio, infatti adesso devo servire il parroco in refettorio. Il parroco è un tipo mesto con ambizioni da Padre Pio. “In fallo”, “stigmatizza” le suore parruccone in sagrestia e…
“The Untouchables”, Review
Un De Palma fiammeggiante, ombroso ed esplosivo prima del crepuscolo fulmineo di Carlito… Brian (Russell) De Palma, la grande firma più sottovalutata degli ultimi quarant’anni. E ciò ha dell’allucinante. Quando si “schedan” i migliori cineasti della (sua) generazione anni 70, compaion sempre Coppola, Scorsese e su un altro versante Spielberg. Ma, tranne casi eccezionali, fa rarissimanente…