“Goodfellas”, review

Sì!   Eravamo bravi ragazzi… Siamo felloni, fenomeni, smontiamo il “baraccone”, goliardici festeggiamo in pompa magna, deturpiamo le oscenità dei bugiardi “legulei” nell’ilar nostro scodinzolare ma la gattabuia ci tenderà la trappola di catene (s)legate. Che toponi! Abbiamo rischiato la pelle per un pelo di figa, “sposata” e (im)paziente, pazza anche lei, odia le insopportabili intemperanze…

 

“Mystic River”, review

La morte non dimentica Infanti a giocar per le strade, un rumorin di gomme, una brusca frenata, una vita spezzata. Un rivolo di sangue purulento, un frastuono nelle tempie, una frattura che durerà a pervader la Bellezza L’ha massacrata, linciata, stuprata, violata nelle viscere a fetor dell’orco. La macchina, “lentamente”, scompare, un’intermittenza allucinatissima si dissolve…

 

Oscar moments, parte prima

Tanto bistrattati, ostracismo alle volte severo, impietoso, sacrosanto e giusto perché spesso i film, gli attori e le categorie premiate non rappresentano il meglio della stagione analizzata. Ma gli Oscar, che vi piaccia o meno, sono una sarabanda spettacolare in cui anche noi, “comuni” spettatori, per una Notte magica, c’accaniamo in tifo sfrenato, accalorati sul…

 

“Mezzanotte nel giardino del bene e del male”, recensione

Midnight, good, evil, life and death in this magical land Da Ungorgiven in poi, il Cinema di Eastwood si tonifica, aggrottato in notti bianche d’esoterico peccaminoso, su rive mistiche dell’oscillazione lapidaria, smarrita, scalfita d’ogni illusoria lindezza, fra crepuscoli delle arrugginite ma lucidissime tempie, patibolari in straziato guaire inascoltate, “corrugato” dentro e a messianica energia sussurrata in prodigiosa adorazione della…

 

“Tinker, Tailor, Soldier, Spy”, un masterpiece all night

 Vanità disperse, nubifragi di anime, a sottecchi spie di (non) se stessi, fantasmatici.  I sospetti centran gli occhi sparvieri di Gary Oldman, incavato nel plumbeo della cravatta grigia.  Un thriller flawless come i suoi superbi attori, capitanati da un Oldman draculiano ancora una volta. Un vecchio volpone.    Una colonna sonora che vi ricorda il…

 

“Il silenzio degli innocenti”, recensione

   L’agnellino piangente lagrimò di bestial ferocia “innocua” La saga lecteriana di Thomas Harris trova successo, planetario e oscarizzato in tutti i premi maggiori, nell’imperfetto capolavoro di Jonathan Demme. Demme “entomologa” la banale psichiatria bestseller di Harris e la sbrana a lembo di lambs urlanti nelle silenti pareti fredde dei fragilissimi cunicoli (dis)umani, a brado raschiare le anime avvizzite e temprarle nell’accese…

 

Sean Penn, (im)mutabile

Sean Penn. Cosa posso dirvi? Testa calda, non la domi con una fiaschetta di buon vino alla Bukowski. Tanto poi è più incazzato di prima e non ti conviene dargli due sberle per svegliarlo. Ti rifilerà una serie di ribellioni marchiate a sua pelle “indiana”. Be’, indiano lo è… sempre stato, instabile di un’altra epoca,…

 

Benicio Del Toro, dark eyes on moonlight

Benicio. Questo nome non mi è nuovo, eh no. Rassegnatevi, centellina interpretazioni col contagocce ma è dotato di una sensibilità da “gozzo” alla base del suo carisma in quelle “gole” iniettato. Genialoide, saltella grassoccio di pellicola delirante a birbantissimi camei, cammello stanco di palpebre altisonanti e sonnecchiando ad abbagliarci. Occhiolin che (si) duole mai più sarà…

 

Scorsese is one of the greatest?

Abbiamo un sito intitolato a Lynch e alla sua vetta, Mulholland Drive, a mio avviso, nella sua essenza “impercettibilmente” smagliante di onirismo non toccabile, autentico e istintivo, superiore al pur grandioso Inland Empire. Se ho utilizzato il termine grandioso, figuratevi cosa rappresenta, personalmente, Mulholland. Ah ah! Un Mohammad Ali, Alì, altissimo. Strada perduta e perdizione,…

 
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