Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans, recensione

  Very “bad” guy e Tenente… Gun! C’è una peculiarità ammirabile nel corpo attoriale di Nic Cage, la totale strafottenza mimica e gestuale, l’incontrollabile “amministrazione emotiva” che scatta fluviale in stato cardiaco recitativo d’una nevrosi come un teschio, sovreccitato in defibrillazione “giallo magma”, a non inibire, anzi ad accelerare, fin al parossismo “screanzato” e sporco, i “dettagli…

 

Escape to Victory, review

Escape for liberté, egalité, fraternité   John Huston nel suo spaccar le tempie con una deflagrazione di lancinantissimo grido. Un dramma “intimista” anche questo, nelle vertebre scolpite di antieroi per un sogno libertario da incidere nella memoria, per non dimenticare le ingiustizie, un sofisticato colpo al Cuore di massima, istoriata virtù a mirabolante “celarlo” dietro un’avventura…

 

Requiescat: Indagine sulle morti di Cajkovskij

Sono di parte ma recensisco ugualmente.   Ipnotico, “breve” capolavoro che racchiude, in lirismo d’immagini fuori d’ogni epoca, l’assoluta anima di un genio “vergato” nei patibolari ultimi suoi giorni prima dell’addio definitivo ma immortale per l’umanità. Magnetiche presenze s’intersecano a gravitar di congiura e testimonianze discordanti, diluite in plumbei nitori fra inquadrature accorate, soffuse, “al…

 

Michael Mann, il liturgico fascino dinamico della Notte

 Il Cinema di Michael Mann, sempre di sguardi “retrovisori”, proiettati in quel che scorgeremo, annusiamo fra le Lune dei nostri umori, destini incrociati, rovesci della medaglia, analogie, specchi e simbiosi di somiglianze agli antipodi.  Una calma mattutina albeggiante, poi detonazione improvvisa di messa in scena velocissima. Questo è Michael Mann, giusto un assaggio da lasciar…

 

David Cronenberg’s “Spider”, review

Who is Spider? Un uomo mingherlino, rachitico, scheletrico, s’aggira lungo il “tragitto” d’una Londra “endovena” al suo smarrimento, groviglio scarabocchiato di suoi neuroni feriti, rannicchiato nella ragnatela del tendersi all’oblio, inabissarsene per sempre alla radice “intravista” d’una strada amputata. Una recisione piangente, una giovinezza scomparsa che “ammicca” di raschiata “botanica” all’ossigeno non osmotico d’una realtà…

 
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