“The Immigrant” di James Gray, review

Un film che vi diranno essere noioso e manierista ma che per me è stata un’infatuazione. L’ho visto, l’ho ripensato e digerito per paura di santificarmelo troppo e innalzarlo ben al di là dei suoi meriti e invece son giunto alla conclusione che è proprio bello: pastoso e caldo, nitido nella sua compostezza retrò ma…

 

“Philadelphia”, review

Che dolore la verità! Soprattutto se è stata sentenziata dai detentori-untori coi dentini “Macchie” indelebili di pelle ferita dal pregiudizio, oh, l’onta delle “stigmate” a marchi d’ingiustizia, combattivi in coro dinanzi all’oscurantismo “trionfante”, prostrati e perdono mai sarà salomonico ché scalfisti, ledesti, lordasti la moral onestà nelle tue criminose “regole lavorative”, spacciate per omertos’atto leguleio.…

 

“Mezzanotte nel giardino del bene e del male”, recensione

Midnight, good, evil, life and death in this magical land Da Ungorgiven in poi, il Cinema di Eastwood si tonifica, aggrottato in notti bianche d’esoterico peccaminoso, su rive mistiche dell’oscillazione lapidaria, smarrita, scalfita d’ogni illusoria lindezza, fra crepuscoli delle arrugginite ma lucidissime tempie, patibolari in straziato guaire inascoltate, “corrugato” dentro e a messianica energia sussurrata in prodigiosa adorazione della…

 

Nicolas Cage è invero un grande

 Isterico lieutenant. Bad, bang!  Eccetto qualche smorfiona di troppo, specie nella trasformazione, appunto face off, un Cage strepitoso. Ai livelli di Lynch.  Serio, quasi tragico.

 

1997: fuga da New York, dai chiamatelo Jena

New York, Apocalypse forever Uno dei più grandi in assoluto, lo venero nelle notti estive quando la sudorazione “stempera” la mia anima e rabbrividisco, lagrimato d’odori “pugnaci”, a reggimento di    memorie riscoccate, miracolanti e a balzar, ballerinissime, in trono. Oh, mia reggia d’emozioni, qual Piacere mi lustra, muscolar d’anime mie tante allu(ci)nate, in tempeste orgasmiche…

 

“Il cacciatore” by Davide Stanzione

Uno di quei capi d’opera che, quando ti ci affianchi per scriverne, la penna prima ti tremola e poi viene spazzata via dall’impeto di grandezza. Il Cacciatore di Michael Cimino è quel Cinema più grande della vita e più grande di tutto, che non aveva paura del rischio e del gigantismo, del lirismo spensierato che si…

 

“The Crossing Guard”, Review

La verità di due anime “vigliacche”, vinte nelle cantilene solitarie d’anfratto addolorato Un impermeabile passeggia. Lo indossa un ectoplasma. Chi è Freddy Gale? O meglio chi non è dopo l’incidente mortale, casuale che ha ucciso sua figlia? Aveva solo sette anni e un “mitomane” ha ottenebrato la sua infanzia, ove è ascesa, forse, vergine estrema.…

 
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