“Il mistero di Sleepy Hollow”, recensione
Ogni mister(y) è un Illuminato e va svelato, attento al cavaliere senza testa che svelto (de)capita Poesia di mio zuccone: la zucca non è una fata Turchina, è una strega maledetta d’arpionare in quant’arpia, ella saccheggia di (c)alza a pennello e di carbone va annerita, sfilandole i calzoni e mostrandoglielo “mostruoso”, infil(z)ante di “caramello” e,…
“The Departed”, recensione
Bene o male? Un casinò Salve, il mio nome è Henry Hill, non Enrico. Sebbene sia di origini italiane. Di cognome faccio però Liotta. Suona bene Ray, come primo pseudonimo? Fa tipo Rat Pack, topo e batti le tappe, stappa i tappi e riempi i buchi dei ficcananaso, quali noi siamo, i bravi ragazzi. Ne avrei da raccontarvene, ma partirei…
“Army of Darkness”, Review
Dalle ombre darkness, l’eroe precipita in trono reale su zigomi foschi Ash in Raimi “lynchiante” su asce recidenti Necronomicon rimbalzato dalla tomba ischeletrita delle case demoniache. Ash cavalcante un’epoca caotica e oscura, Ash ch’esorcizza l’esercito a suo battagliero adirarsi fiero, dai Ash, senza varechine di limpidi splash, fulminali con luridezza e asciuga le labbra d’una zuccherosa bionda per rabbonirla in pettorale tuo affamato,…
Woody Allen o Clint Eastwood? Meglio “Ombre e nebbia del revenant”, fra la neve si vede? Secondo me, si gela. Figurato, sfigato o ramificato? FIFA? No, alle sfere preferisco le fighe
Di come mi trasformai nei più grandi del Cinema, (in)compreso Woody Allen ma non raccolsi neanche un Oscar, però un posto nel carro merci: nessuna prima fila, solo i tramonti… del “Monco” La mia è una lunga storia, miei filibustieri. Comincia da quando nacqui ma, all’epoca, il Mondo non esisteva. Fui io a crearlo, un’invenzione…
La legge(nda) di Johnny Depp, gli zingari sono più sexy, “gonzi” e ronzano d’avventurieri…
Sono più brave… e rinchiudo nelle bare i bari Heart in auge delle nostre anime (dis)armate, articolate senz’esibizionismo degli “articoli”, mani in alto teppisti dei cuori, siete inariditi e noi invece scendiam dalle Alpi, sbarchiamo dalle navi per gelarvi nel sepolto già blindarvi ov’ancor più artici tremerete di freddo e fame che scippaste. Eguale…
“Per qualche dollaro in più”, recensione
L’età dell’incoscienza, della giovinezza sverginata e stuprata, dell’insanabile torto mai cucito, la vendetta odora d’ocra impolverato ai piedi delle rive sanguigne Ci sono film che non invecchiano. Anzi, col tramutarsi delle stagioni, respiran il sapore nostalgico d’una poesia incantata, incuneata nervosamente a spettro gelido dei crepuscoli nostri. Quando l’alba tremava per un bacio o…
“The Grand Budapest Hotel”, Trailer
Un gioiellino per gli occhi, un cast enorme dominato da un inedito, buffo Ralph Fiennes. Wes Anderson ha già colpito ancora, lo locandina è se possibile più illuminante. Il grande Cinema è un quadro di Wes.