(Ri)abilitato, (ri)assimilato, (dis)integrato, insomma Redacted
La fluente a(nti)patia di un uomo al di sopra della legge(nda), ritratto al vetr(iol)o di me, menefreghista di tutti tranne del mio por(n)o alla Carlito mentre tu, cagnolino”, devi comprare un Carlino e “tirar” a Campari!
Sì, credo che la pornografia sia il punto “G” d’approdo a cui dovevo “venire”, prima o poi.
Anni e “ani” di tremendo patire, di apatie, di far l’antipatico. Non per p(r)osa snob, ma proprio perché mi dichiaro sfacciatamente misantropo, al “Tropico del Cancro”, lontano dalla metropolitana giungla ove la gente piccina s’accanisce per sporcarsi i fe(ga)ti con cerebrolesi ipocrisie rancorose che m’avvelenano più dello smog, son di oroscopo Vergine ma talvolta scopai e ogni giorno scoperò con la scopa, anche se la b(r)isc(ol)a non l’ho mai capita e la serva serve, come (la) “sosteneva” Totò a colori, pigliandola di “(ruba)mazzo” e sputando all’occhio(lino) del dandy del cazzo. Sì, mi piace Oscar Wilde ma non me lo sarei “inculato”. Lo ingabbiarono perché comunque era scomodo e rivelava le puttan(at)e… “fat(u)e” della società “pulita”, un genio pinocchiesco a cui toccò la malasorte per colpa dell’ignorante, bigotto, caudino e cane ostracismo “puritano”. Di mio, lo leggo da purista, scegliendo le versioni originali dei suoi libri, non quelle (tra)dotte dai dottorini. Sì, amo uno scrittore “socialmente impegnato” quando le sue parole vengon riportate come lui le scrisse, senza traduzioni posticce alla “riporto” di Al Pacino in Wilde Salomè. Un bel pastiche… a prescindere! Preferisco l’asso del poker e l’asino che si dà al porno rispetto a quelli “in pec(t)ore”.
Sono un uomo onesto. Di far il giornalista non me ne può (s)battere di meno. Questa è la mia testa, ma scrivo il mio “pezzo” su una tastiera che, nei già “ergonomici” testicoli, spesso apre il video di Luisella Costamagna scosciata e “spinge” il “mouse” sul “led” di sbatterla… in prima pagina… con tanto di “scoop” del mio auto-erotismo “scandalistico”.
Scandaloso, s(c)andali, il peplum e la gente “dabbene” a cui basta che (o)diate panem et circenses e avremo un’altra pubblicità con Antonio Banderas per la famiglia Mulino Bianco…
Sinceramente, Banderas non mi dispiace tutt’ora. Ha una faccia come il culo di Rebecca De Mornay anche se non accetterei mai le “caramelle” da Antonio.
Ricordate: sono una femme fatale ma mai con uno sconosciuto…
Ecco, io penso a un bambino di oggi che guarda gli spot con le “uova fresche” di Antonio e pensa: “Che grande, da grande non voglio finire come Renato Pozzetto ma essere un uomo così dolce e pedagogo, bucolico e Big quasi alla Tom Hanks, attore rassicurante…”.
Poi, in assenza dei genitori, accende la tv di pomeriggio e passa appunto Mai con uno sconosciuto. Film che, all’epoca, fu “castrato” dalla censura e “ficcato” a tarda notte, con tanto di bollino rosso. A ca(u)sa d’una mezza scena-“cerniera” di Antonio capellone che lecca il pelo di Rebecca per un orgasmo scimmiesco simil Chewbacca di Guerre stellari.
Che poi alcuni lo chiaman Chewbecca, perché in origin(al)e fa… proprio Chewbecca, e non ho mai capito la e al posto della a e la I di Ian Solo al posto dell’h di Solo Han. Di mio, mastico i chewing–gum.
Star Wars, Storia di un altro pianeta… del Sole e di uomini soli. A tale capolavoro di George Lucas, molti sputano un “Puuah!”. Allora, ascoltassero i Pooh…
Comunque sia, tua madre è inutile che faccia yoga e si depili dopo i pilates. La faccia è da Yoda e non basterà lo “yogurt” delle sue “Balle spaziali” alla Brooks Mel per renderla simpatica. Ah, una così, è senza palle… anche se adora gli uomini con gli “attributi” quando, da tocca, sogna che i “topi tosti” la tocchino. “Rassodando”… è “assodata”, una s(u)ola…, e qui torniamo a Totò e alla Gioconda da se io la tocco, perché lei mi fa il ritocco?
Cari tonti, toccatemi ancora e finirete struccati.
Sì, una donna brutta fa la simpatica per non finire nello “spazio vuoto” delle frigidità da “buco nero”. Da cui Margherita Hack, astrofisica perché galatticamente remota dal poter mai esser stata minimamente figa. È morta e quindi bisogna onorarla? Mah, di mio sono sincero. Non gliel’avrei “odorata” neanche se avesse dimostrato la mia “relatività” da uomo senza centro di gravità permanente. A Battiato, ripeto, ho sempre preferito Batman.
Questo è il mio “relativismo” ed Einstein non ha mai viaggiato nel tempo. Quindi, la sua equazione è empirica e può mettersela in quel posto. Meglio l’onirico…
Onirico uguale Kurt Russell di Stargate. Una stronzata fantascientifica ma Kurt fa la sua porca fig(ur)a…, sculettando su occhiali di “carisma e sintomatico mistero” della minchia e non da dinastia dei Ming ma Tutankhamon…
Cioè, meglio Grosso guaio a Chinatown.
A Batman…, comunque, scelgo Watchmen, con Carla Gugino messa a novanta. Basta con questi voyeur da Snake Eyes.
Da cui Scarface.
Sono cattivo? No, tutt’altro.
Sì, sono solo Redacted.
Anni fa, assistetti a dei macellai che combinarono qualcosa di terrificante per “noia”.
Per “divertirsi”.
E da allora li (com)batto, anche se finirò di nuovo macellato.
Comunque, sappiate: io non mento mai, anche quando dico le bugie…
Diciamocelo: sono un genio e sfido sia i (Wu) Ming sia i “mongoli”, che siete voi, il riso dei volgari e pure Barack Obama che mangia il risotto alle vongole su casa ovale, orale per Bill Clinton.
Se Barack riesce a farmi nero, lo farò bianco.
Da cui il “conflitto” di Michael Jackson, uno che cambiò “White House” per far felice Liz Taylor, che aveva gli occhi viola senza “coloranti”. Ricchi, viziosi, viziati, scassa-palle e “rompi-pelle”. Meglio Lino Banfi.
Liz era bona in Cleopatra? No, ho sempre preferito la faraona di vero “uccello” con “patate” arrosto.
Si chiama porcata?
No, si chiama verità.
di Stefano Falotico