La giornata “topo” di un Comedian al top, anzi, al neo(n) alla De Niro Bob
Mi sveglio agitato, giù nauseato, mal odorando le mie ascelle che han “visto” un’altra notte in b(i)anco alcolico e han “tirato”, adirate, in “brama” su branda sporcata di sperma raggrumato. Mi alzo le mutande, “scoreggio” il letto del mio unico, pedissequo, ancor non consumatosi torpore e “arieggio” a vanvera in sconclusionate, auto-inflitte parole al vento, avventato mi metto i pantaloni e mi collego a comingsoon.net alla ricerca d’una notizia che mi dà, o mi dia, signor(i)a, calore, d’un progetto di e con De Niro che mi sta molto a cuore, The Comedian, la cui regia inizialmente era stata pen(s)ata per Sean Penn, poi a Mike Newell passata, adesso attribuita ad Hackford Taylor, director di The Devil’s Advocate con Reeves Keanu e Pacino Al.
Le riprese, salvo imprevisti, per metà Gennaio son previste e già fantastico su quel che potrà essere il film e la messa in scena forse già vista, la storia d’un “volgare” comico, condannato ai servizi sociali per aver preso a “microfonata” uno spettatore che, durante il/la rehab, d’una rossa tutt’ardore s’innamora, ringalluzzendosi e tornando Re per una notte.
Che passera, tante ne ha passate e non è mai trapassato, tutto remoto e ancor, inculandosi un bel posteriore, a vederla avanti-indietro, senza (r)impianti, anteriore, (non) si fa…
Passò tutto, anche questa passerina passerà e ci faremo un giro sul Bus 657 di Scott Mann, non il figlio di Michael “Heat” ma uno dei tanti per un fil(m)etto di budella e gomme pneumatiche da digerire in tutto Speed, fra moto, maremoti, molti morti fatti allo spiedo e pedoni presi a pedate, strisce pedonali non rispettate e ancora De Niro col toupet.
di Stefano Falotico