La pulce e l’acrobata
La pulce può nel “circo” delle dimensioni gravitazionali camminare su una corda tesa anche all’ingiù mentre l’acrobata, essendo umano e dunque “limitato”, può soltanto proseguire “retto” nella sua “retta” vi(s)ta. Altrimenti cadrebbe. Questo è il sottosopra, che vi(b)ra a Nord d’un Sud capovolto. Gli amici si mettono in cerca di una porta spazio-temporale ma l’incantesimo è rotto da Eleven, la magia incarnata del poter trovar “facilmente” Will. Lo sceriffo indaga, quel cadavere puzza di falso funerale allestito da un complotto. Winona si dispera ma non è mai impazzita, la verità è allucinatoria, un coacervo di suoni colorati e spaventosi nella sua testa sana come un pesce boccheggiante.
E il mostro dove si annida? Nancy e Jonathan vogliono ammazzarlo ma la ragazza cadrà nel tranello d’una trappola per “pochi”.
di Stefano Falotico