OPPENHEIMER, recensione
Ebbene (intestazione tipicamente mia, assolutamente dunque personale, di certo opinabile ma voglio sempre apostrofarvi, no, approcciarmi a voi, lettori, in tono confidenziale), come volevasi dimostrare, lo spettatore medio s’è subito precipitato in sala per assistere, condizionato dal potente battage pubblicitario inneggiante a Nolan oramai da tempo immemorabile, giustappunto, per assistere all’ultimo opus del regista di…