La preda perfetta, recensione
Ulula il tempo temuto, scolpito fra le palpebre d’occhi c(in)erei, cinici, d’oltretomba(li), ballonzolanti nell’atmosfera, tempo usurato, guaito, non guarito, “ossigenato” fra lagrime arrugginite, piangenti la languidezza spettrale d’un polar atemporale. Sotto i temporali, una camminata tormentata, avvolta nell’intemperie, nella basculante stranezza d’un caso (ir)risolto, film solido, “vestito” d’impermeabile sobrio, adrenalinico, d’un duro che “sgranocchia” sigarette…