Il CINEMA di Paolo Sorrentino
Ebbene, qualche giorno fa, tutti noi abbiamo assistito all’attesissimo teaser trailer ufficiale della nuova opus di Paolo Sorrentino, intitolata È stata la mano di Dio. È stata la mano di Dio è un film pronto a sbarcare, assai prossimamente, in Concorso alla 78.a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ed è, soprattutto, ribadiamolo fermamente ancora,…
The Young Pope, finale di stagione
Ebbene, ci ha tenuto immensa compagnia questo papa giovane di Sorrentino che, alle prese col formato televisivo, l’ha voluto rivoluzionare, creando una storia che poteva essere benissimo riassunta in un film di due ore e mezza. E, invece, scegliendo la HBO, ha deciso di allungare la faccenda con digressioni sue solite, bizzarrie visive, riprese…
The Young Pope, alla fine dell’Ottava puntata
Ebbene, Belardo il giovane Papa va in missione umanitaria in Africa e forse accadrà un miracolo. In una scena “gratuitamente” manieristica, Sorrentino esaspera i suoi virtuosismi inventivi nel far commettere un “atto impuro” al suo papa, che in mezzo ai camionisti, in una stazione di servizio e nel suo (s)p(i)azzo, pregherà per la morte di…
The Young Pope, alla fine della sesta puntata
Alla fine della sesta puntata, la serie di Sorrentino appare più sfilacciata, meno coesa e più confusa rispetto alla splendida compattezza delle prime parti, e ci svia ancora una volta con “false” piste e digressioni forse non necessarie, i classici espedienti narrativi a cui anche Sorrentino, cedendovi, cade preda appunto della serialità, del suo impianto…
The Young Pope, alla fine della quarta puntata
Continua il viaggio onirico, sì lo è, come gli squarci “veneziani” sospesi nella notte tragica dell’abbandono dei genitori, di Sorrentino nel suo giovane papa, autarchico, “bambino”, incredulo e incerto, apparentemente forte ma sempre bisognoso di cure affettive, di certezze del passato a cui aggrapparsi, che demistifica il suo misticismo nella segretezza del suo magistero, dei…
The Young Pope
The Young Pope Continua il percorso barocco di Sorrentino che “illanguidisce” le immagine di ralenti pazzeschi, saturando la struttura narrativa con “blocchi” diegetici da cardiopalma e intervallando il fluire delle sue trame con picchi “autoriali” di beltà candida, “sporcata” dalla sua eccentricità manieristica, (in)sopportabile. Sceglie un De Niro giovane, il Jude Law dai tratti ambigui…