Racconti di Cinema: Jimmy Bobo – Bullet to the Head di Walter Hill con Sylvester Stallone
Oggi recensiamo il film Jimmy Bobo – Bullet to the Head del grande Walter Hill, il regista del capolavoro assoluto I guerrieri della notte e di perle come 48 ore, Danko, Johnny il bello, Strade di fuoco, eccetera eccetera. Jimmy Bobo – Bullet to the Head, il cui titolo originale è semplicemente Bullet to the Head, da non confondere assolutamente con lo strepitoso Bullet in the…
DANKO, recensione
DANKO, nato stanco! Col capello semi-cotonato e spazzolato, un uomo che spazza via dalla faccia della Terra ogni stronzo malfidato e ogni criminale incallito a cui lui fa il culo in modo inaudito. Un comunista che odia il capitalismo, il quale però ha muscoli da reaganiano edonismo e da eterno rivale-amico di Sly Stallone degli…
Buon Natale in anticipo, rinascenza di Scrooge in un mio racconto alla A Christmas Carol alla Tom Cruise, detto il topo per le topoline, evviva Topolino e le fav(ol)e Rock and Roll
Strofa uno La morte Beviamo qualcosa… Mi dica…, ha paura di morire? No, ormai no. No, non ho paura di morire. Considero la morte come una sorta di necessaria metamorfosi. E forse più la morte è dolorosa più… ecco, la cosa è molto sottile. Vede all’inizio, quando veniamo al mondo, c’è il…
In attesa di Sin City 2, breve monografia in 7 film iconici sul grande Marv, cioè il mitico Mickey Rourke…
Da me ribattezzato “La maledizione grida pugilistica sfasciandosi in fasciante, masochistica pelle di serpente viva”… come il rosso, abrasivo nitore dei suoi occhi languidi, tendenti all’infuocato se osi toccarlo ove è, per nascita ansiogena e inquieta(nte), toccatissimo, fra il matto, il merlo maschio, il sexy travolgente, il rifatto “penzolante”, lo sbraitato pagliaccio da guitto d’avanspettacolo, mai damerino…
Omaggio messianico a Walter Hill: un locandiere erse e brandì in gloria le locandine del Sogno fantasy
Ascolto idiozie a raffica. D’altronde, nella pacata mestizia odierna, offuscata da soffuse bugie davvero sleali, il verme s’annida e, nei suoi rifugetti (“rifulgenti” come le sue meschine, mentitorie fughe), tenta di schivar l’addome raschiato nel suo fegato che, alleato all’ipocrisia, “mascellerà” nel malleabile adattamento di massa, eppure un fiero lottatore, forse d’occhi bendati, luciferini d’immolato…