Intervista a Giulia Di Quilio a cura di Stefano Falotico
intrepidi avventurieri delle nostre impavidità e dei nostri arditi sogni cinematografici più roboanti, scintillanti e gloriosamente ribaldi.
Oggi, mi sento onorato a intervistare una donna dal fascino straordinario senza pari, l’esuberante, sfolgorante Giulia Di Quilio.
Attrice oramai consolidata dalla venustà perfino imbarazzante per come, magneticamente estasiante, grazie alla perfetta sua slanciata fisicità inaudita, in virtù del suo carisma avvolgente, dei suoi ipnotici occhi lucenti, della sua versatilità impressionante e della sua simpatia contagiosa, sta sempre più imponendosi in maniera mastodontica, energicamente intemerata e fastosamente elegante nel mondo del burlesque, del Teatro e del vivo Cinema nostro italiano, volteggiando nel primeggiare, suadentemente irresistibile, al di sopra di altre sue colleghe che, dinanzi a lei, onestamente sfigurano.
In quanto Giulia possiede, per sua forte, innata natura, una raffinatezza stupenda sprigionata nella e dalla sinuosa soavità della sua bellezza marmorea da rossa donna meravigliosa innamorata della vita. Dolce e magicamente rosea.
Un amore così sentito che possiamo respirarlo, osservandola nel suo sguardo. Deciso, pregno della sua indubbia personalità inattaccabile e romanticamente guerriera del suo prode destino d’attrice oramai navigata in cerca, com’è giusto che sia, sempre di nuovi progetti entusiasmanti e di nuove prospettive lavorative artisticamente proficue.
– Giulia, non ti porrò le solite domande sulla tua carriera. Chi ti segue, come me, oramai conosce a menadito il tuo excursus artistico e mi parrebbe pleonastico, oltremodo ripetitivo, ripassarlo in rassegna.
Preferisco porti delle domande più, diciamo, inusuali e maggiormente centrate su ciò che Giulia Di Quilio è al momento, su quali saranno i suoi prossimi progetti.
Anzi, Giulia, se ti va, a briglia sciolta sei liberissima di raccontarci ciò che più ti aggradi. Lascio a te la parola, dunque…
– Wow!
Che introduzione pazzesca!! Grazie, Stefano!
Partiamo dalla fine. Dal Calendario! È da qualche giorno arrivato in vendita, rigorosamente online, il mio calendario 2020.
Ti dico subito che ne sono molto orgogliosa, è un progetto interamente realizzato da me: sia la scelta delle foto, che appartengono a servizi fotografici realizzati da dieci fotografi differenti, sia la grafica, che la produzione e la distribuzione.
È stato molto divertente per me creare da sola questo piccolo business. Era la prima volta perché in passato ho realizzato calendari commissionati da aziende nei quali ero semplicemente “la modella” o al massimo “la testimonial”. Stavolta sono stata imprenditrice io stessa e questa cosa mi ha dato molta soddisfazione.
Passiamo poi alla domanda che mi fanno più spesso in questi giorni: perché un calendario?
Non è un genere superato? Ebbene, in realtà, i calendari si fanno ancora e si faranno sempre e sono diventati, ormai, un vero e proprio “genere”. Non c’è più il morbo degli anni novanta, i tempi sono molto cambiati e, più che essere una roba di feticismo erotico, sono diventati un prodotto da collezione, un oggetto quasi personalizzato che ha un suo valore estetico, artistico e di esclusività, oltre al rapporto diretto con il pubblico di riferimento, ovvero i miei fans!
Ecco, questo è il punto. È un oggetto molto apprezzato dai fan che hanno la possibilità di avere un oggetto davvero esclusivo a loro dedicato.
Senza il loro supporto, non sarebbe stato possibile! E sentire il loro entusiasmo verso questa mia iniziativa mi ha dato molta carica!
Per quanto riguarda i prossimi progetti, sarò in tournée con il mio spettacolo:
Un Passato senza Veli – Le grandi dive del burlesque a metà tra prosa e performance, tra elegia e affabulazione, per far rivivere i destini e le storie (complesse, struggenti, imprevedibili) delle pioniere dell’arte dello “Strip” perlopiù sconosciute nel nostro Paese (puoi acquistare i biglietti dello spettacolo dal mio sito www.giuliadiquilio.it). Inoltre sul versante cinematografico, ho in uscita per la prossima primavera il film Il Quaderno nero dell’amore tratto dall’omonimo romanzo di Marilù Manzini.