QUALCUNO SALVI IL NATALE 2, recensione

Ebbene, oggi brevemente recensiamo Qualcuno salvi il Natale 2 (The Christmas Chronicles 2), sequel del primo, fortunato film diretto da Clay Kaytis, qui sostituito da Chris Columbus (Harry Potter la pietra filosofale, Rent, Mamma, ho perso l’aereo). Ovviamente interpretato di nuovo dall’attore protagonista del capostipite, ovvero il mitico Kurt Russell.

Qualcuno salvi il Natale 2 è approdato su Netflix qualche giorno fa, vale a dire il 25 Novembre scorso. A distanza di un mese esatto, per l’appunto, dal giorno in cui i cristiani festeggiano l’anniversario della nascita di Gesù.

Riscuotendo presto ottime visualizzazioni e piazzandosi, fin dapprincipio, ai primissimi posti delle pellicole più guardate in questo periodo, ahinoi, funestato ancora dalle varie quarantene prescritteci mondialmente dagli stati governativi esageratamente oppressivi.

In tale momento di generale, preoccupante allarmismo internazionale, Qualcuno salvi il Natale 2 casca, come si suol dire, a fagiolo, armoniosamente e con fine letizia ritemprandoci, con dolcezza garbata risollevandoci, perlomeno in maniera estemporanea, dai nostri emotivi umori angosciati e terrorizzati, come detto, a causa degli eccessivi emendamenti impostici forse in modo esageratamente arbitrario e peranco abusivo.

Donandoci un po’ di sano divertimento illuminante quest’annus, non solo cinematografico e non soltanto per i cinefili e per gli amanti della Settima Arte, veramente tragico e nefasto. Dunque oggettivamente horribilis.

Trama:

Kate Pierce (Darby Camp) è ora cresciuta ed è una smaliziata turbolenta teenager. Dovrà però fare pace con sé stessa e incontrare ancora una volta Santa Claus (Russell) al fine di unire con lui le forze per sconfiggere un elfo cattivo che vuole nuovamente cancellare la festa del santo Natale.

Santa Claus, stavolta, sarà appoggiato nella sua battaglia per la salvezza del Natale dalla sua compagna (Goldie Hawn).

Qualcuno salvi il Natale 2 dura un’ora e cinquantadue minuti. Una durata forse esagerata. Se consideriamo che si tratta di un prodotto destinato perlopiù ai bambini.

Il film ha un ottimo ritmo e, malgrado il suo impianto decisamente dolciastro, si lascia vedere volentieri.

Qualcuno salvi il Natale 2 è altresì ingenuo, naturalmente, deboluccio nei dialoghi e, così come accaduto per il primo capitolo, la CGI risulta parecchio sciatta e realizzata in modo alquanto pedestre. Cioè, gli effetti speciali visivi appaiono davvero posticci ed artefatti.

Inoltre, la dolce Goldie Hawn è invecchiata, non poco.

Contento Kurt, contenti tutti e buon Natale a tout le monde!

Complimenti, comunque a Kurt Russell. La dimostrazione vivente che si può continuare sul “selciato” di Babbo Natale, interpretando la parte del nonnetto canuto con carisma immutato.

D’altronde, prima di Carpenter e dei grandi action con cui s’è affermato, ricordiamo che esordì in molti film della Disney. Dunque, un ritorno alle origini, il suo, degno di stima.qualcuno-salvi-natale-2-recensione-kurt-russell

di Stefano Falotico

 

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