I migliori film sulla malinconia
di Stefano Falotico
Malinconia
Questo sentimento antico, pressoché scomparso fra la gente oggi frivola e mendace, o forse solo illusa che viva nel rammendar le giornate con altri lamenti camuffati da cheto viver falso, questo sentimento non voglio scacciare e, come Ismaele di “Moby Dick”, mi rinforza a navigare nel gironzolare per la città, senza meta precisa, solo per piacere a me stesso, un piacere egoista da voi incompreso e mi stupirei del contrario, essendo, come già accennato, proprio voi gli adoratori di tribali, carnali chimere e assalitori della mia anima intonata a quest’emozionalità che tanto aborrite, schivate per timore che io possa contagiarvi e rattristare la vostra felicità fasulla, consolatoria, sempre prodiga di slanci vitali che a me paion solo un modo come un altro perché non accett(i)ate la mera, ineludibile verità, cioè che siete fanatici della fame danarosa, protesa sempre ad altro arricchimento, che per me è deturpamento, giochicchiando da mattina a sera di pinzillacchere tanto amorevoli che mi provocano soltanto nausea via via, ogni giorno che passa, più vigorosa d’orgoglio mio da uomo cupo, da lupo che ha ben poco da decantar la vita se non contemplarla in passeggiate ascendentemente plumbee all’oscurarmi e tenervi lontano ché, adombrato di tal senso spettrale, anziché ammorbarmi nel vostro mortifero intenderla, che io invece reputo funerario ma voi pensate gioente, mi do robusta forza polmonare, respiro aperto ove invece voi vi soffocate solo di sesso, di unzioni a (vi)cen(d)a fraudolenta e piccinerie a montar cas(ch)i e vicende da ritenervi avventurieri… sì, dell’immondizia vostra incarnata e da me sbuffata in quanto sono l’emblema della tragicità vera dinanzi all’idiozia pura. La purezza non esiste ma vi specchiate contenti… voi, dopo notti infauste, immorali, orgiastiche e viziose, dopo esservi drogati, dopo aver bevuto e tracannato come maiali, e vi vedete sempre belli. Ma io vi dico, già, che da tempo siete morti. Probabilmente è così, non c’è molto da discutervi, anzi è una certezza migliore e più (r)esistente del vostro percorso di “tope” a tappe e a tappar i vostri “buchi”, anche riferendomi all’inalarvi cocaina in nasino di aspiranti narici con in mano il bugiardino per controllar la lardosa dose che vi salvi dal morir sbavanti con in bocca l’eruttante saliva a strozzarvi… La vita umana è stata sempre sbagliata. E credo sia giusto essere sinceri. Lo so di provocarvi ribrezzo perché in me vedete tristezza e fallimento. Ma più vedete questo e più passeggio guardandovi di sbieco. Non so se mi spiego… Non mi (s)piegherete.
- La 25ª ora (2002)
- Melancholia (2011)
- Taxi Driver (1976)
- C’era una volta in America (1984)
- Il lungo addio (1973)
- La zona morta (1983)
- J. Edgar (2011)