Johnny Depp, Transcendence per le donne
Johnny Depp, ritratto di un attore che un tempo fu tale e oggi è una cagata sesquipedale, eppur alle donne interessa solo la faccia da culo, da (g)ufo
In una società, oggi e ogni giorno senza più valori, quelli “personali” dei belli tolgon le “mele” a voi, fra Gabriel Garko e McConaughey, vince ancora Johnny Depp di Transcendence su femmine “ascendenti” al sognarlo “volante” di “oggetto non identificato”, eppur a volerlo ficcante, là in mezzo “rot(e)ante”, da cui l’arro(s)tino…
Un cazzo da dire e da fare…. Non una meteora qualsiasi. Passan le stagioni e la sua bellezza rimane brillante, intatta, da tastare e universale tostarglielo.
Ieri, dalla De Filippi, è stato ospite invece il signor Garko Gabriel.
Un “arcangelo” semi-gay con lifting super liscio su addominali toccabili per le donne che devono chiedere che cambi gusti sessuali al fine, “finissimo-oliato”, di ritemprarle dalle frustrazioni lavorative della settimana inculante. Da cui i “bagni termali” in caso si scaldino troppo da afflitte sessualmente con per di più l’affitto da pagare. Sì, vanno “sfangate” così, rassodate dopo farselo… sodo tutto l’an(n)o eppur non “introiettandoselo”, gioiranno più gementi, cara gente sempre a farvi i cazzi degli interpreti altrui. Da cui il latente onanismo “rassicurante” in tempi di “magra”.
Al che, su Facebook, si “abbrancano” perché, nella prima puntata, ricordiamolo, l’ospite fu McConaughey. E allora parte il gioco pettegolo, da donne appunto, su chi sia il tocco di manzo più al sangue.
Vince facile McConaughey perché è eterosessuale ed è oggettivamente più bravo del Garko, uno “bono” solo, manco tanto peraltro, a (non) recitare su sguardo “borotalco-bovino” in fotoromanzi “alti” quanto il suo statuario di poca levatura artistica, un lentissimo ritardato attoriale eppur di tartaruga incitante al bellissimo su “lento” delle donne (tra)ballanti sul volerlo “alzato” e lì basculante.
Comunque sia, il mondo non cambia. Alla fine, recitazione a parte, quel che conta è se l’attore attizza…
A parte ciò, alle donne frega eccome un cazzo.
Dunque, sfoglio le foto della premiere di Transcendence e Johnny Depp, a cinquant’anni suonati, fra l’altro, a tempo “perso”, è pure bassista per famose band, il nostro Depp fa ancor le sue “porche” figure.
Eccezion (s)fatta per le figuracce che invece sta facendo girando questi filmacci.
Gli basta però un “grammo” di rimmel e l’occhio assume contorni ancor più avvenenti per le donne che (s)vengono. Gli basta un (ac)cenno di ammiccamento e la toccatina è assicurata su gridolino “Ma quanto sei bravo…!”, pensando in “silenzio” un “Ma quanto sarei brava con (dentro) te…”.
Comunque, contente loro, contenti tutti. Io no.
Sì, Depp è l’attore “giusto” per un film che parla di metafisica.
Sì, è credibile quanto Madre Teresa di Calcutta in un biopic su Veronica “Madonna” Ciccone.
Detto ciò, che Wally Pfister torni a far il direttore della fotografia per Nolan.
E non dia via il culo alla Warner Bros per girar ‘sto paio di palle.
E buon Interstellar a tutti.
Sognate, di mio rimango un personaggio da fantascienza incarnata.
Sono oltre i vostri “corpi” da “buchi neri”.
Dalla nascita, infatti, aspetto E.T. d’incontro ravvicinato di terzo tipo che mi porti via da questo pianeta di “tope”.
Dalla mia patta, riceverai solo uno st(r)appartelo di pugno in testa, da cui diverrai sempre più tappo.
Ho finito, stop.
Mi sa che però mi toccherà rimaner sulla Terra(gna) a meno che davvero non trascenda fisicamente.
Nel senso di fisico (a)lato? No, di morto asceso in cielo.
Miei ascetici, qui avete poco da vivere. Eppur vi tocca. Oh, una scema la troverete pure che vi tocchi, no?