Poesie di Simone Osmari lette da Stefano Falotico

Scent of a Woman

Profumo

Il tuo profumo

illumina ogni

mio respiro

trafugando leggerezza e vitalità!

Accendendo

tutta la mia vitalità

Vivendo senza

più nessuna pietà!

Giri intorno

alla mia vita

senza

 essere però mai

un’ombra sgradita.

Mi luccica il viso

dopo averti rivista

dopo averti sorriso.

Rimane il desiderio

di vederti, ballare,

nuda su quest’altare,

di vederti

nuotare

nell’ambra

bagnata

gelata

da millenni storici

Su nuvole gonfie di solitudine

con un aquilone per guinzaglio

come una vespa senza spillo

Periodo nero

 The Crow

Dati i suoi lunghi sospiri

ammaliati da cedro d’alloro,

dati i lunghi sguardi

persi nell’oceano

della sua triste speranza

repressi da cavilli tentatori e

da mille altre soluzioni…

Tesori imbalsamati da scheletri umani

pieni d’amanti,

con diamanti,

che brillano ancora:

nell’ombra della stessa verità,

nell’ombra della falsa verità,

nell’ombra della vostra fottuta slealtà!

 

Analisi Distorte

James Dean

 

Come aria,

 che taglia,

 i già lenti imbrogli,

 sospesi,

 tra le notti

insonni e piene di incubi irrisolti,

di lanci

di scoppi

di risvolti e di botti.

Fermo da lontano ogni falso schema

 che tenta di risolvere qualsiasi mio teorema.

 

Il lancio dei coriandoli

Brando

Nessun fiore mi hai fatto cogliere

dal tuo immenso giardino.

La terra dovrebbe così bruciare

Per aver rinnegato il nostro amore.

Prese di mira te,

già così debole,

gettandoti nel circolo vizioso della tua incoscienza…

 

Vera,

rimane,

l’assenza

che per sempre

veglierà

l’anima mia.

Pian piano i petali di rose cominciarono a parlare,

ma il vento si fece sentire ed io non capii…

ora sono morto, ora sono veramente morto.

Lacrimosa

James Dean 2

Pensate davvero che i nostri tanti sforzi

Alla fine ci portino a qualche via d’uscita?

Percepiamo il nostro salario

 accontentandoci

della miseria più misera.

Loro a caccia ogni domenica,

noi a spasso ogni mattina,

loro al Casinò di Montecarlo,

noi al bar di zio di turno

 a giocare già al verde un’altra mano

pensando di vincere prima che la bufera dei debiti soccomba.

Tornare  tardi a casa

 più poveracci di prima,

dormendo grazie a fiumi dominanti,

che rasserenano la notte.

 

Disco cimiteroJohnny Depp

 

Corpi stravolti, fatti dai decibel drogati

Dopo ore di balli proibiti

Sudati, con le lingue addormentate

L’uno distante dall’altro come avvolti in un unico sballo.

 

Calice Piangente

Monty Clift 

Balbettano sensazioni biochimiche

nate da allucinanti viaggi cosmici.

Che puoi saper tu della vita,

che non hai mai pianto.

Che puoi saper tu della vita

che non hai mai goduto.

La mia voce è così

cavernosa e spettrale.

Agita la mente,

sta per scenderti

un getto velenoso su tutta la schiena.

Tutto quello che vedi,

è solo un’ombra affogata della realtà concepita.

Prigioniero di me stesso

 

Pianti infiniti accresceranno

il mio dolore per la nullità del tuo pensiero

Infinite bestemmie soffocheranno le tue orecchie e insofferente accetterai il tuo destino.

Chinato su questo tappeto già pulito altre mille volte dal vomito denso.

 

 

Questa poesia finirà mai?

 

Quando la gente dice che sei finito

Quando ti dicono che non sei più uguale a ieri

e ti senti stanco delle solite parole

Prima di odiare tutto quello che c’è in giro

mi farò un paio di bicchieri di vino

e dopo alcune sigarette lasciate a metà

forse

ti scoperò nuovamente…

Finirà prima o poi questa poesia?

Finirà prima o poi questa Odissea?

 

Bocca d’angelo senza vento e senza fiato

 

Mastica e sputa questa gioventù

senza ideali e né virtù

Come la sera di primavera

 a casa non si torna

e un bacio si spera

Luigi cantava

il vero amore

Ma con troppo buio e con timore.

Per caso la vita

ci tradisce

masturbandosi sulle nostre disgrazie?

Portami in un giorno più blu

Dove tu sarai solo mia,

per lo più io ti leggerò come se tu fossi una poesia

e portami in un giorno più blu

dove tu sarai solo mia

per lo più ti leggerò come se tu fossi la mia ultima poesia.

 

I Miserabili

 I miserabili

Il tempo che passa,

 l’arrivo dei giorni

e il mondo che uccide le nostre menti migliori

per rendere omaggio a questo schifo di volgarità.

Dispersi nella notte

dormono di già

vicino a qualcuno che poi pagherà

tirano caffè a tutte le ore

e senza un vero perché.

Credo che il sole possa ancora amare

e che dovremo credere ancora nelle persone?

 

 

Lascia un commento

Home Another bullshit night in suck city Poesie di Simone Osmari lette da Stefano Falotico
credit