Buon compleanno, Clint Eastwood, nato il 31 Maggio del 1930
di Stefano Falotico
Ebbene, sì, oggi il grande Clint compie gli anni. A quest’uomo ho dedicato perfino un libro, acquistabile su lulu.com, “Clint Eastwood, ghiaccio arcano di romantici occhi”, e ne scriverei a iosa, senza mai fermarmi.
Dinanzi al cavaliere io m’inchino e gli offro la torta ottimamente guarnita dell’aver addolcito la mia vita anche se spesso ha girato capolavori “amar(ett)i”, imbastiti su storie forti, senza speranza, ove l’American Dream vien fatto sobriamente a fette, mangiato da vero buongustaio obiettivo e senza fronzoli, alle volte di confetture “artigianali” come lo chef “mestierante” che bagna di liquore sanguigno le sue trame avvolgenti, incupendoci o fra le lacrime a farci singhiozzare per un semifreddo asciutto, che essicca gli occhi d’emozioni nel vero bignè ad anime nostre invece spesso impastate da barzellette e vanità frivolette, (s)cremato dal suo cinismo ponderato, dal suo realismo però poetico che, senza retoriche e melensaggini varie, fa dell’esistenza una stratificata mille foglie. Perché Clint svela il dolciume falso e stomachevole, rivela il marcio, ammiccandoci nell’insaporir le profondità a nostro cuore spalmato di verità. Noi, che spesso andiam in panne, abbiam ancor bisogno di Clint, perché Clint non è un montato ma giustamente mi mette su un divorante appetito dolce-salato, mi esalta. E dei suoi film ho sempre fame.
Molti gli dan del vecchio e credono che i suoi film sian negativamente antichi. Avercene di queste Antiche Gelaterie del Corso.
E Clint, soddisfandomi, dopo Jersey Boys, sta già completando le riprese di un altro filmone, American Sniper.
Sì, qui lo vediamo sul set con la barbetta, e io mi lecco i baffetti.