di Stefano Falotico

Ecco qui il nostro controverso Bob Marshall con un altro musical. Dopo Chicago e Nine, adesso è il turno di Into the Woods, tratto a sua volta da un celebre, omonimo musical, appunto, di Broadway che era, come è il film, una raccolta delle maggori fiabe nere, come quella di Cappuccetto Rosso.

Meryl Streep è la strega cattiva mentre Johnny Depp interpreta il lupo. Il lupo di che? Anche se, da queste prime immagini, a stento lo riconosciamo. Meglio così.

Il film, a dirla tutta, promette male e vediamo solo molte mele. Ci sembra una pacchianata in solito anonimo stile da Marshall, che secondo me la dovrebbe finire con questi musicarelli sciocchi e ben poco omaggianti cotante favole. No, non è un Cinema da favola, come si suol dire. Personalmente, mi sta sol sulla fava.

Altro passo falso dunque per Depp? Sì, questo lupo è poco affascinante e poco burtoniano. Meglio appunto che si nasconda dietro tal alberello. Il suo mito non è secolare come una sequoia, è già vicino invece a esser stroncato e abbattuto.

Già, la Disney ci ha portato via un grande talento per renderlo bello a tutti, grandi e piccini, privandolo al contempo sia del sex symbol oramai andato (ha anche cinquanta primavere, non tutti le stagioni son fertili) e sia del valido performer fottuto. Insomma, lo ha reso un patetico cartoon.

Buonanotte. E, mi raccomando, sognate i lupi veri. I lupi sanno le brughiere loro, mentre molta gente non prende sonno per colpa delle pecorine. Questa è gente (da) lupa.

Di mio, sono un favolista. Credo che la vita sia discreta se ci raccontiam favole. Altrimenti, a esser crudelmente realisti, fa paura.

Ululate finché potete. Poi verranno notti nebbiose.

Fidatevi, di mio ululo, di tuo invece ti allupi? Sì, sarai una puttana.

 

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