Benicio Del Toro è uguale a Brad Pitt versione sudamericana, invero è Pitt identico a Del Toro, perché Benicio è molto più grande di Pitt…
di Stefano Falotico
C’è un attore che non gira molti film. È accidioso ma, Dio mio, come lo amo. Non ho scritto “adoro”. Leggo sempre questa cazzata, “è un attore che adoro”. Finitela, se vi piace, il piacere fa rima con amore. Non molti lo sanno, infatti, ma io e Benicio fummo amanti segreti prim’ancor che Benicio diventasse famoso e che scopasse Valeria Golino e tutte le altre. Sì, condividevamo una stanza “sudata” in quel del Portorico ove ebbe i natali, prima che si trasferisse negli USA in cerca di poi raggiunta e strameritata fortuna. Sì, io avrò avuto circa quindici anni e lui un po’ di più, essendo Benicio nato il 19 Febbraio del 1967 e io nel ’79. Ora, non vi tornano i “conti?”. Sì, in effetti sto scherzando ma si sarebbe piaciuto che Benicio fosse il mio amante “pedofilo”. Ah ah. Sì, già d’adolescente l’amai nei miei sogni e volevo essere come lui, quindi, perché no, venirne posseduto. Non solo “metafisicamente” di amor platonico da cinefilo di ottimo gusto attoriale ma proprio di (Del) Toro ascendente in Vergine, “(in)teso” sia come me non svezzato carnalmente che come il 13 Settembre, data della mia nascita e dunque di tal “segno” zodiacale che ci sta. Ah ah!
A parte le bischerate, se l’incontrassi, dopo avergli chiesto l’autografo, credo che, da artisti, lui attore, io scrittore, e condividendo dunque lo stesso “gioco d’azzardo”, ci faremmo una briscola in osteria al bar di Clint Steele, personaggio di un mio libro, “Hollywood bianca”, che trovate su ibs.it e vi consiglio, cari conigli, d’acquistare, mentre naturalmente a Benicio glielo firmerei di dedica e un bacio in bocca, non fermandolo se chiedesse altro. Ah ah! Poi, toccheremo di “leccate di culo”, da ruffiani, qualcheduna di “Playboy”, chiedendo a Hugh Hefner di lasciarci “campo libero” nella sua suite più a “cazzo” nostro”.
Ciò per dire che stimo molto Benicio, e gli donerei una notte da “star”.
Credo che questo mio amore viscerale per Benicio, risalga al suo Oscar per Traffic. Un’interpretazione di raffinatezza muscolare, che sa quando azzardare, agir d’impulso, quindi “reprimersi” e star in sordina su carisma inoppugnabile. Un Oscar così non puoi discutere, seduta stante, gli astanti s’alzarono ad applaudirlo e io mi “bagnai”… di lacrime agli occhi, (rim)piangendo la sua grandezza da me in “platea” del mio divano di Bologna.
Quest’anno, dopo molto suo girovagare da pigro fannullone, lo vedremo in molti film.
Ora, il problema è questo. Leggo sempre che Benicio è somaticamente “uguale” a Pitt. Benicio è moro e ha il gozzo di doppio mente mentre Pitt è (all’)“asciutto”, quasi quanto la sua anoressica acciuga della Jolie. Oh, prima Angelina “alzava” attizzantissimo il suo cappero, adesso mangia a stento quello non fig(urat)o di Pitt. Sì, Brad, lo so… oramai ci stai assieme e devi “stirarle” la depressione, quando invece, fino a pochi an(n)i fa, Angelina ti rendeva “ma(s)cellone” a letto, eh sì, tirava quella donna le lenzuola in “brodo di giuggiole” e invece adesso non fa tanto sesso e devi “imboccarla” non del tuo “pappone” da stallone, bensì delle pappine liofilizzate per salvarle il “girovita” sempre meno penetrabile…
Comunque, giudicate voi. E ditemi se Benicio è davvero uguale a Pitt.
Sì, Pitt è uguale a Benicio, e viceversa. E, in questo casino pazzesco, la Jolie diventa sempre più magra, perché sa che Benicio è, oltre che più bravo del Brad, anche più “bo(vi)no”.
Sì, Angelina, un po’ di carne rossa non fa male. Dai, dai, è “grasso” che (de)col(l)a.