In (pre)visione di Venezia, retrospettiva Al Pacino, un uomo da “didietro”, più avanti di tutti, nevrotico, (non) amato dalle donne, possibilmente scarmigliato è più sexy della sua bravura impeccabile da pettinato in sordina su liscio pelo “incallito”
di Stefano Falotico
L’altra sera, trovo una foto di Diane Keaton con Al Pacino. Molti si son fissati che Diane sia stata la compagna di Woody Allen. È vero, ma amò solo Al e, tra loro, furon faville. Trallallero!
Altro che le litigate “amorevoli”, ché l’amor non è bello se non “mafioso” e litigarello ne Il padrino e saga con tutte le seghe di Al innamorato, nel terzo episodio, ma costretto alla “castità” perché la Keaton, all’epoca, stava con Allen. Da cui Coppola che mise di mezzo San Pietro e lo “strano” rapporti dei corleonesi con la Chiesa “Cattolica Apostolica” di baciamo le mani “pulite”, impunite, da cui il detto: fatti il segno della “croce”, famosa battuta alla Falotico simil Woody. Uomo che crede solo alla sua “cappella”. Non indosso la parrucca, Al sì, ha il parrucchino. Sempre meglio del parroco, quello indossa la tonaca perché non sa “inton(ac)ar” le fedelissime.
Eh sì, vi ricordate il dialogo in Celebrity?
– Cosa ti viene in mente quando ti dico fellatio?
– La crocefissione…
La battuta era pressappoco così, Falotico è “quello”, un uomo dallo sguardo (in)fermo alla Pacino su umorismo sardo(nico) da pastore luterano d’aplomb britannico-“siculo” all’ora del tè e con le “tette” se gli crescon troppo gli o(r)moni ambigui su far “p(i)ena” di forma(to) Cruising… tendente dunque al “stai sul frocio?” pronunciato dal “compagno” James Remar in zona erogena “guerriero della notte”.
A parte “tutto”, ho un certo fascino ma me ne sbatto il cazzo… io e il sesso, a “lungo” andare, ho capito che siamo due cose inverse, miei invertiti. Siamo tutti diversi e, se vuoi omologarmi, ti faccio il (di)verso. Più mi “tira” e più me la tiro… ci sta il doppio sen(s)o, no? Se non ci sta, la mastoplastica risolverà di “evirazione” alla tua “femmina?”.
Sì, l’onanismo credo sia la mia unica forma ma(so)chist(ic)a per rimaner in giro(vita). Evviva Maciste, che cura i “dolci” farmacisti, e non c’è Cristo che lo curerà dal (mal)sano “cancro” della sua mentale-“malata” ciste. Se mi va, pure starnutisco! È una “ginnastica” che “rassoda” il mio bacino in scarno “scavato” di “cavallo” su zigomo “tagliente” alla Pacino. Poi, a Pacino “venne” la pancetta ma l’ha sempre ben dissimulata in un viso patibolare da “pene”… la carne fatta urlo di monologhi alla “vagina?”. Pacino ha avuto molte amanti femminili, sì, dagli an(n)i settanta, è “cresciuto”.
Per mantenersi i corsi di recitazione, a quanto pare, e piacque eccome a “lei”, stette infatti, “in fallo” (in-teso come reputazione un po’ andata a puttane…), con una “tenutrice” milf più “glande” di lui. In poche p(a)role e nessun figlio, forse usarono il profilattico o il “diaframma” della gola del Pacino più “polmonare” come in Scent of a Woman, fu una coppia che, sì, scopò ma non “durò” per evidente divario anagrafico e anche di ano, cioè in senso… quasi “sfigurato” di una botta di “culo” pazzesca.
Già, più veloce di un’eiaculazione precoce, Pacino se ne disfò quasi subito dopo essersela (s)fatta di svelt(in)a molto tardona eppur non “ritardante” ma, grazie proprio a lei, una racchia che faceva “venire” subito il “latte” alle ginocchia, mica come la Keaton, una gnocchina, Al ottenne il “lasciapassare” per una carriera meno “bassa” ma più alta, da non confondere con “Lascia la passera”, in “fondo” è una baldracca. Sì, lei era il maschio e Pacino serviva e “riveriva”. Poi, sviluppò… una maggior cosci(enz)a di sé e del suo sesso. Insomma, prima si levò la dignità, quindi si “elevò” non solo attorialmente, da cui le sue mille relazioni clandestine. La sua “insegnante”, Jan Tarrant, “docet” come figlio stavolta spu(n)tato tale e quale al “Godfather”.
Tornando a me…
Ho fatto le mie esperienze, dei falli(menti), appunto.
Come Pacino di The Humbling, be’, ragazzi, so’ cazzi.
Qui, non ci capisco proprio un “culo” di cosa mi stia capitando. All’improvviso, nel bel “mezzo” del cammin di “retto” via, sì, pensavo d’averlo preso definitivamente, ecco invece che donne “rette” voglion che io sia erettissimo in loro. Mi fan le veci, speriamo non le feci (odio le pervertite), eppur (non) me le faccio da sfacciato. Alcune sono pure delle direttrici. Eh sì, son quelle più sfrontate e dirette. Vedono una mia foto, trovano sulle “Pagine Bianche” il mio telefono e mi chiamano, chiedendo subito il “numero” dell’uccello. Io do loro solo il cellulare, in modo s(tra)fottente perché non devono “turbarmi” mentre sto guardando Insomnia. La storia di uno che non chiude mai occhio e la “vede” sempre nera anche se non cala mai la notte… “ce la farà?”. Sì, ma avrà freddo… e Hilary Swank lo scalderà… ah ah!
Purtroppo, a me piace scherzare ma non dovete “farvi” delle strane idee.
Del tipo: “Ah, cazzo, adesso quel topo di Stefano sta in forma(ggio), ha piglio, piglia…”.
No, del sex appeal non me ne frega, ho sempre preferito sciacquarmi da solo le ascelle, grattandomi le (s)palle come dire: “Che barba questa vita da People I Know. Sì, tutti questi puttanieri che mi rompono, queste donne che chissà cosa vogliono. Gira(tele) e “rigiratelo”, è meglio farsi i propri. Sì, ne ho tre, uno sta in mezzo alle mutande tranne quando sono in doccia senza costume, uno invece nel “comodino” ma sta scomodo in mezzo alla puzza dei calzini e uno sta fra di voi, uomini da mezze calzette. Non c’è due, che siete voi, i coglioni, senza t(r)e! Dei cazzoni, insomma.
Invero, “in vitro”, sto morendo.
Sì, mi “fanno” delle flebo per tenermi “su”.
Sto “durando” da “duro” ma credo manchi poco alla “botta” finale.
Il mondo è peggiorato. Un tempo, avevamo Lo spaventapasseri, poi arrivò quel deficiente di Gordon Green con Lo spaventapassere… “remake” sui generis da degenerato-debosciato con Jonah Hill prima di The Wolf of Wall Street. Ho detto tutto…
Sì, questo David, dopo esser stato acclamato per Joe, chissà che cazzo s’è messo in testa.
Si crede un grande regista e ha dichiarato che Manglehorn è un omaggio ad Al Pacino.
Chissà…, chi lo sa? Cinema leccato, da poco “sale”. Potrebbe essere un capolavoro come la fine di un mito.
Green mi sembra uno che non può capire l’umorismo alla base di questo post(eriore) e come pretende dunque di poter capire un uomo e attore compless(at)o come Pacino?
Mah… staremo a vedere…
Se sarà Leone, vincerà.
Se sarà una stronza(ta), avrà avuto ragione Diane Keaton ad aver lasciato due geni(t)ali come Allen e Pacino.
Essendo misogino, credo che Greta Gerwig di The Humbling (non) risolverà la (s)porca faccenda…
Vi terrò aggiornati?
No, preferisco anno(t)tarmi.
Meglio che farmi notare e, a differenza di voi, farvele di notte.
Son uomo di una volta, devo darmi un ton(n)o.
D’altronde, come dice Al Pacino ne L’avvocato del diavolo, devi mantenere un profilo basso, innocuo, sembrare insignificante, uno stronzetto, emarginato, costantemente nella merda…
E, quando meno se l’aspettano, fotterli.