Blackhat Trailer

 di Stefano Falotico

Sono appena reduce da un giro imprevisto. La superstrada per Casalecchio di Reno era intasata, sì, sempre per colpa di quei concerti di merda di quelle semi-rockstar attempate simil Ligabue e Cima di rapa, “famoso” transessuale amico “intimo” del Caparezza, un’altra cap’ de’ stupido, al che ho svoltato e son finito in autostrada per Firenze, quella del Sole del cazzo. Mi son fermato al primo Autogrill che ha due bar. Uno accessoriato con le scale “ciuccianti” che ti conducono all’atro “vitreo”, con “rimbalzo” delle cameriere su tacchi eccitanti, e quello di merda, un cesso, con delle bariste racchissime su smottamento delle tue palle al “pneumatico”. Sì, io, da “becchino”, ho beccato quello coi caffè automatici. Me ne son sorbito uno, ho chiesto comunque alla “topa” dietro il bancone se mi poteva far una “pompa”, e poi, senza benzina, ho impiegato una sacca scrotale, cioè che due marroni, per trovare lo svincolo per Sasso Marconi. Al che, ho dovuto pagare il pedaggio di 1 Euro e 60 e farmi venti km inutili per ritrovare la retta via della tangenziale. Che serata di merda.

Era meglio spararsi… Heat un’altra volta.

Torno a casa, accendo il PC, mi collego a un sito di news di Cinema e vedo questa roba con “tal” Chris biondino e la neretta che mi sta sui coglioni. Come si chiama? Davis? Violetta? Le rose son rosse e tua sorella va imbiancata. Sì, al che sono andato in cucina e ho ballato, tenendo stretto il frigorifero.

Questo è “puro” Cyber man alla Falotico, spaziale di stronzate sesquipedali e accelerante su “freno a mano” d’una vita “invidiabile”. Che “svolta”.

 

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