Heat, l’amore è…
L’amore è…
di Stefano Falotico
Credo di star morendo. Infiacchito, ottenebrato da pensieri di morte invasivi, il nero d’una notte poco squillante, attanagliandomi, mi sta portando via, ora dopo ora. Alcuni la chiaman solo malinconia, altri “saltami addosso, vita”. Non lo so, so che ho voglia di far l’amore con te. La voglia, ma tu mi vuoi? No, non mi vuoi, non sono un uomo ma un “uovo”, allora strapazzami e di baci saziami, salami, e il salame è servito… di gran f(r)itta(ta), son (s)fatto.
Ammiro molte donne, ma ammetto di essere un uomo poco mirabile, anche se le punto di “mirino” e lì, da bruchino, vorrei “venisse” farfalla di gran buchino. Rimane solo il bruciore e poco (s)tira di calore. Non ho un grande cuore, d’altronde, e me lo ficcano in culo anche se omosessuale non sono. Ma la domanda è? Sono, sogno, tu chi cazzo credi di essere, donna?
La donna mi ammalia, mi rende ammalato, ma sempre più voglio il suo male, che maialina, soprattutto la sua mela, spero dentro di metà ma “pen” che mi vada sarò svenato, non venuto e neanche “venereo”. Mi son fottuto.
E ti sto guardando dall’alto di non valer un cazzo. Tu, dalle gambe che sperai fossero a me “imboccanti”, sbrodolandoti, crollo quand’invece, invero e “in duro”, vorrei toglierti i collant e, “decollante”, in te colarlo… sì, siimi colla e dammi un’altra inculata.
Son tenero, tendimi la mano e ti sarò teso(ro)…
In verità, vi dico che era una troia.
Comunque sia, ho la pistola puntata alle tempie. Lei il peggio teme, allorché si avvicina e mi strappa l’arma “focosa”, spingendo il “grilletto” e regalandomi una “sparata” ché all’uomo morente non si comanda ma d’ultimo fatal desiderio si dà su femmina dama in me dom(in)ante.
Lei sta cucinando, mi servirà carne “al sangue” con un po’ di “dolce” su caffè di saper quanto son amaro “cornetto”. Anche (cor)rotto di mer(da).
Ma, prima di ammazzarla, voglio far l’amore ancora con lei sul tavolo.
Questo è l’amore.