Mystic Pizza mi ha sempre fatto cagare da bruciore di stomach(ev)o(le)
Scheletro mio indolenzito, capelli di paglia, un cane arrabbiato, zigomi “tagliati con l’accetta” d’un nervosismo a fior di pelle, che sfioro, urlo di gola “decisa” come un fiore mai davvero sbocc(i)ato, chiuso in sé nel bocciolo d’essermi da solo, solissimo, bocciato.
Un’altra boccata d’aria, un altro amaro boccone.
E vai di boccali.
Mai una ne imbrocco, quante brocche però. Andassero affanculo, tutte zoccole!
Arranco, vomito e vaneggio. Poi, altri vagheggi e un mago sognar mio che mi rende vampiro, trascendente, quasi sul deficiente, suonato, cantiamo lontano dalla vostra puzza d’alito, dall’aglio e dal piccante sebbene spicchi, spizzico e un’altra pizza al mio (cap)riccio(so) ordino.
Quindi, urino.
Nessun mi caga e striscio.
Il fegato dà di “matto”, borbotta e la caccia tutta per altre pizze in faccia. Una merda diarreica che conosce lo sfintere che non crede più al m’ama non m’ama delle margherite e neppur a Rita. Credo al purè e al pot–pourri. Sì, il casino mi rende pasticci(at)o migliore, sempre inquieto e dunque al pomo(doro) di Adamo, vergine e puro. Era meglio se, comunque, Adamo non mangiava la mela per la sua “dama”, perché fu scacc(ol)ato dal demone del “verme solitario”, se ingurgitavo meno rustico, me la sarei fatta… meno addosso, avrei messo “mozzarella” in sua fig(li)a. Sì, il pizzaiolo sa che sua figlia è di carne alla pizzaiola e, servendo i clienti, credo pen(s)i pedofilo che non valeva la pena metterla sott’aceto, tanto la verità sarebbe “lievitata” e or, era ora, deve render conto all’oste del codice fiscale, leggasi la polizia che nel suo (lo)culo, e non locale, lo cucinerà nel forno a legna(te).
Ma la società mangia un’altra pizza, poi si s(tra)foga in piazza e tutti scop(pi)ano. Vai, che (s)figa! Spagna o Francia, meglio il profiterole!
Dolce, marrone, soffice nel cucchiaino ai vostri amari da du’ maron’ glacé senza “olive” e per uomini Bruto fottenti Olivia e molto Braccio di Ferro nell’Over the Top.
Chiaro, topi? Stappa la bottiglia e bevitela…Sì, spacc(i)a! Andiamo in cantina, noi cani, si canta. Rattoppa la tua topina e tappatela.