Ho sempre preferito Clint Eastwood a Woody Allen in quest’another bullshit night in suck city da Being Flynn De Niro
di Stefano Falotico
Salve,
mi presento. Sono il più grande scrittore vivente. Peccato che, a parte me, la mia penna e alcuni pochi amici, mi conosca solo il “barbone” della sobria, incandescente, cadente (in)colta ment(in)a che, a volte candida e talora di cattivi odori poco puliti da “impudico”, impunita mi allunga il mento, si chiama pizzetto ma da qualche giorno son “pelato”. Sì, non la pianto e persegu(it)o me stesso, a fasi alterne, lunari, spassionatamente innamorato del tempo variabile, fra ombre e nebbia come l’espressionismo tedesco, spaurito in mezzo a complottanti persone fintamente perbeniste” che, vomitando le lor bugiarde interiora, sviscerano la mia nuda onestà, in falso lor pudore che suda freddo dinanzi al mio sguardo gelido, catatonico, passionalmente annacquato, mentre voi andate “caldi” a puttane da un pezzo di più puzze dei p(up)azzi di merda, quando io invece diarreico solfeggio un’altra cagata, una stronzata di quelle che se ve la narro, arriccerete il naso per smentir che state invero ridendo, ridete da matti, eleggendomi pazzo per antonomasia. Alle antonomasie, preferisco San Tommaso. Alle donne che rompono il cazzo, prediligo girarmi i pollici, oggi al Polo Nord e domani su e giù. Si chiama “tirarsela” e il giro del mondo in 80 giorni di ventimila “seghe” sotto i mar(tir)i che siete voi, somari che v’accoppiate con femmine che poi accoppate, brindando con un’amante di “bastone” in mezzo alle gambe per la vecchiaia anticipata di carne cruda d’uccelli macellai nella scopa di b(r)isc(ol)a nell’osteria numero uno quanto fa due più due? Orgia oppure quattro per 8 e succede un casino della Madonna. La Madonna stava con San Giuseppe, eppur Beppe è vergine come Cristo, ascendente Toro in Asinelli come Bo(log)na. Alle grotte di Betlemme, ho sempre amato di più andar di lemma e accender le palline del mio abete. L’abito non fa il mon(a)co e la stellina te la ficchi in culo. Sì, odio Natale e Pasquale sa che Natalia non è nata ieri. Quella è donna che sa come succhiare nell’“ascensione” del sudar(io) vero. Tu credi invece alla Sindone mentre Natalia tutti li sonda. Tutti la sfondano e questa è la società su cui fonderemo altre puttan(at)e. Sono d’altronde un nichilista e di strada artista, non guadagno un nichelino ma San Michele, di suo “cavallo”, è più veloce dell’uomo Michelin.
Michelle Ma Belle non è un granché, meglio la besciamella, Michelle sol si lagna, mangiatevi le lasagne.
Buona vita a tutti.
Di cazzate ne ho sentite tante. E se tanto mi dà tanto, io non valgo niente.