The Young Pope, alla fine dell’Ottava puntata
Ebbene, Belardo il giovane Papa va in missione umanitaria in Africa e forse accadrà un miracolo. In una scena “gratuitamente” manieristica, Sorrentino esaspera i suoi virtuosismi inventivi nel far commettere un “atto impuro” al suo papa, che in mezzo ai camionisti, in una stazione di servizio e nel suo (s)p(i)azzo, pregherà per la morte di una suora “fratricida” e assassina. Il miracolo cattivo si compirà così come quando pregò per la nascita di un figlio da una coppia sterile e il nascituro venne nello sporco mondo? Sorrentino ancora una volta “affina” il suo stile e non ce ne stupiamo più, essendo abituati alle sue stramberie e alle sue narrazioni intervallate da sequenze oniriche di “pregiata” ridicolezza. Mancano due episodi per “sbrogliare la matassa” e mancano veri pazzi, no, pezzi del puzzle. Quello che par naturale domandarsi, dopo la scena del “miracolo”, è: Belardo, se Dio gli accorderà il “favore”, tornerà a credere nel Padreterno? Una serie atea, altera, religiosa nel suo (non) credere al Cinema, nel suo (con)cedersi sprazzi drammatici di forte Passione.
di Stefano Falotico