I miei primi trentott’anni, storia di un Big Fish, ah ah
Ebbene, il 13 Settembre compirò tali anni. E, nell’evenienza che possa succedermi qualcosa tra il fatidico giorno e domani, festeggio oggi assieme a mio padre, che li compie appunto l’undici. Data in cui, come rammemorerete, furono colpite le Torri Gemelle e si “inabissarono” nel cemento armato della desolazione, per una tragedia di portata cosmica, avendo anche, essa, rovinato le topografie del mappamondo, che da più di un decennio si trovano senza le loro “guglie”, vanto di New York e fiore all’occhiello del quartiere affaristico della Big Apple. Così, per la cronaca… nera.
Mio padre è sempre stato un tipo strano, poco loquace eppur capace… di mille follie. Da giovane era sufficientemente scapestrato per capire che avrebbe dovuto infurbirsi se voleva sopravvivere in questa giungla metropolitana. E, dal paese natio, si trasferì nell’avara, avida, gra(da)ssa Bologna, ove “sperimentò” sino alla pensione un lavoro che poteva soddisfare la fame di suo figlio, cioè me, qui “incarnato” in tal scritto nostalgico eppur aperto a lampi di euforia che spero non vi contagi. Dovete rimanere ancorati a una visione tetra e angosciante della vita, mentre le mie fantasie, spesso proibite, ostracizzate, potrebbero farvi vedere l’esistenza sotto un’ottica meno tristemente (r)esistente, e ciò potrebbe non indurirvi ma indurvi a prender in mano le re(di)ni dei vostri schienati (di)lemmi e comprendere che, al di là delle religioni, non avrete altra vi(t)a oltre a questa. Per cui sfruttatela, incanalatela nelle vostre passioni e, se una donna vi prende per il culo, fate altrettanto. Non nascerà un figlio ma sarà una sodomizzazione bella tosta com’è appunto la vita te(r)sa nello scioglimento di pene…
Che dire di me? Poteva andare decisamente meglio, ma poteva anche “non andare”. Sebbene sia nato a metà Settembre, quindi vergine ascendente, non sono vergine deficiente. Infatti, in una notte “losca” da lupo mannaro, una donna sbranò la mia innocenza, “ficcandoselo” di “maniere forti”. Fu una violenza sessuale che non denunciai perché comunque ne godetti, sebbene fu fatica entrar in quella fica. Ancor oggi ne patisco l’attrazione fatale…
Oggi, dopo tribolazioni, costipazioni, periodi anchilosanti e melanconici “peggiori” dei capolavori più malinconici di Takeshi Kitano, ho trovato la mia dimensione, cioè quella di un uomo spesso “uovo”, cioè strapazzato dalla massa sociale e dunque, per reazione allo schiacciamento di coglioni che siete voi, asociale tanto da essere eremitico con punte di miticità non da po(r)co. Siate parchi coi sol(d)i e fumate nei parchetti, verrete forse arrestati per uso della canna ma momenti di “gioia” tracannerete senza la rottura di palle delle donne, che poi diventano spesso e “volentieri” delle cannoni. Se proprio non volete (s)fumarvela, mangiatevi un cannolo. Che sia cremoso, gustoso, della vostra lingua “smanioso”. E siate piccanti se davvero, “trasgressivi”, vorrete “venir” peccanti.
Molte sostengono che sia misogino. Non è assolutamente vero. Amo indistintamente, senz’eccezione alcuna, tutte le donne. Infatti, affinché il nostro mondo si salvi, spero brucino tutte… all’inferno. Per questa mia affermazione mi considererete, voi del sesso “debole”, un infermo di mente. Invece lo dico per il vostro bene e per preservare la razza umana da più pesanti catastrofi. Pensate ai divorzi. Quanti figli ne hanno “giovato”…, scoprendo cosa può esserci di “straordinario” fra due genitori che non litigano ogni giorno. Litigano solo in tribunale…, e vi passano anche l’assegno di mantenimento. Cosa volete di più? Una donna, appunto? Per quella c’è sempre tempo. In giro è pieno di zoccole. Se invece siete degli idealisti e non credete nella prostituzione, datevi al porno. Un modo sanamente masturbatorio appunto per non divorziare quando “verrà”… quel che “viene” sempre, a meno che non soffriate di eiaculazione tardiva, al che dovrete far i conti con una donna anche prima che l’avrete tradita.
Da queste ciniche mie “osservazioni”, si deduce, cari duci, che sono anche misantropo? No, ma il fisico Stephen Hawking, uno a cui, a causa della distrofia, manca il fisico vero, ha stabilito che ci estingueremo entro il 2050. Lui non ha problemi in ogni caso. Pare che non gli “tiri” da molto tempo, quindi non gliene frega un cazzo…
Ah sì, dovrei vergognarmi per queste esternazioni davvero cattivelle, ma si sa, la vita è una e una SOLA. Mettete l’accento dove volete. Se vi sentite sole, care donne, sappiate che io non mi sento solo e che il “mio” per voi non sarà solido.
Fuori, dopo la tempesta, c’è il Sole. Insomma, non cambia niente eppur campo/a.
Spesso, per nascondere le mie “patetiche” depressioni, invento storie ai confini della realtà. Sono sempre meglio della Bibbia. Che vi ha raccontato un’immonda bugia da millenni a questa parte e poi, ipocriti, avete votato Berlusconi.
Ho ordinato una torta col “buco”. Poi ancora un’altra… e un’altra ancora. Quanti “buchi”.
E che leccate…
Su, non siate troppo seriosi, siate brillanti e ficcanti, cari cazzoni!
di Stefano Falotico