Creed II, il primo deludente trailer italiano con Sylvester Stallone, Michal B. Jordan e Dolph lundgren (?)
Ebbene, la Warner Bros ha rilasciato pochi minuti fa il primo trailer italiano del sequel dello spin–off sulla saga balboiana, ovvero l’atteso Creed II.
Film che ha per protagonisti gli interpreti del primo, ovvio, ovvero Michael B. Jordan, nei panni ancora una volta del grintoso Adonis, figlio del compianto e defunto Apollo Creed, del granitico Sylvester Stallone, di Tessa Thompson as Bianca, e Dolph Lundgren in quelli di Ivan Drago.
Deludente, dicevo. Sì, perché come sappiamo il film verterà sullo scontro generazionale, da combattere come sempre sul ring, fra Adonis e il figlio di Ivan Drago, interpretato dal parimenti gigantesco Florian Munteanu. Una montagna di muscoli cattivissima e brutale quanto il padre, colui che uccise Apollo nel quarto capitolo di Rocky.
Ora, premesso che Rocky IV è un film cinematograficamente assai discutibile, tanto per essere eufemistici, già dapprincipio l’idea di Stallone, che di questo film è sceneggiatore, di riesumare Ivan Drago, mi è parsa assai banale, un espediente tristissimo, una scusa bella e buona, assai patetica ma soprattutto bieca e capziosa, per allungare il brodo a fini prettamente, squallidamente commerciali. Ma, chissà, Stallone potrebbe invece aver estratto dal cilindro un imprevisto colpo di genio e, quando la pellicola uscirà da noi, il 29 Novembre, invece entusiasta plaudirò alla sua lungimiranza creativa. Anche se ne dubito…
Ma, al momento, permettetemi di dire che mi sembra una delle idee più stupide e infantili di sempre.
E poi di Ivan Drago, che doveva essere lo “spettacolo” del film, in questo trailer… nemmeno l’ombra. Dov’è? Voi l’avete visto? A me è sinceramente sfuggito. Ah sì, s’intravede fugacemente, appunto. Un mezzo frame da lente d’ingrandimento.
Tutto qua?
Stallone compare nel filmato all’inizio, sciorinando trita e melensa retorica d’accatto, e poi scompare. E le immagini sono pervase da una mortifera atmosfera di morte che, più che fascinosamente tenebrosa, ci trasmette l’idea che il regista Steven Caple Jr. sia stato molto svogliato, filmando il tutto in maniera sciatta e frettolosa.
Insomma, per farla breve, tira aria di stanchezza, di svogliatezza, di noia. E, ripeto, spero che, alla sua uscita, Stallone & company possano smentirmi.
di Stefano Falotico